La tragedia degli scontri tra comunità religiose diverse che si ripete in vari Paesi del mondo, tragedia che non può essere spiegata riferendosi esclusivamente a ragioni religiose, deve richiamare fortemente l’attenzione di tutti, ma non può coprire e nascondere piccole notizie in controtendenza che giungono da Paesi come il Libano.
Qui il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, da quest’anno diviene festa nazionale.

L’iniziativa, avviata dallo sheykh Mohamad Nokkari, musulmano sunnita, si propone di aumentare l’intesa nazionale e l’amicizia tra comunità, a partire dalla valorizzazione della figura della Vergine Maria, punto di riferimento importante per i cristiani e per i musulmani, e di un particolare episodio della sua vita, l’Annunciazione, raccontato nel Vangelo e nel Corano.
Mohamad Nokkari ripercorre i passi che hanno condotto a questo traguardo.

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:43:14

Come le è venuta questa idea? Innanzitutto per il posto rilevante che la Santa Vergine occupa sia nel pensiero cristiano che in quello islamico e per la volontà di unire musulmani e cristiani intorno a questa idea. A tutto ciò aggiungo un elemento fondamentale, e più personale, legato alle mie prime conferenze sul pensiero islamico riguardo a Cristo e a sua Madre. In occasione di ogni conferenza formulavo una preghiera in cui chiedevo a Dio di aprirmi il cuore a ogni tipo di verità, da qualsiasi parte provenisse e di non lasciare che il mio pensiero e la mia fede si chiudessero davanti a quanti non professano la mia stessa fede, ma, al contrario si aprissero ad ascoltarli, comprenderli e accettarli. Al cuore di questa idea conciliante si trovava la Santa Vergine. Infatti, se Eva è la nostra madre biologica, abbiamo tuttavia un’altra madre accogliente e premurosa che si preoccupa della sorte di cristiani e musulmani. Una madre che ci protegge che ci riempie di amore e tenerezza. Partendo da queste considerazioni mi sono impegnato a far istituire una festa mariana comune per cristiani e musulmani. Una festa in cui i fedeli delle due religioni si riunissero per invocare la nostra comune Madre: la Vergine Maria.   Che posto ha Maria nel Corano ? Come il Vangelo, il Corano menziona, con alcuni dettagli eloquenti, l’episodio dell’annunciazione e della nascita miracolosa di Cristo. Nel Corano nessuna altra donna è citata con il suo nome per nome. Quello di Maria vi ricorre 36 volte e un lungo versetto le è dedicato. Il suo posto di «eletta fra tutte le donne del creato» è definitivo. È un titolo che vale sia per la sua vita terrena che per l’aldilà. La scelta dell’Annunciazione come festa “federatrice” dovrebbe ricevere echi molto favorevoli in entrambe le comunità. Come è partita l’iniziativa e come è stata recepita dal Governo? Un amico cristiano sognava da sempre che musulmani e cristiani potessero pregare insieme. Il mio incontro con lui e la nostra collaborazione sono sfociati ben presto nell’organizzazione di una cerimonia comune il 25 marzo (festa dell’Annunciazione) all’interno delle Chiesa di Notre Dame di Jamhour. Trasmessa in diretta da un canale televisivo cristiano, ho approfittato della collaborazione dei segretari generali del Comitato islamo-cristiano per trasmettere un messaggio al governo in cui proponevo la proclamazione di questa occasione come festa nazionale islamo-cristiana intorno a Maria. L’idea è andata avanti e malgrado l’opposizione della mia autorità superiore (il Mufti del Libano, ndr), che ha chiesto il mio trasferimento a un nuovo incarico, il governo ha adottato il progetto all’unanimità. A distanza di un anno, la mia insistenza per rendere la data un giorno festivo è stata accettata senza alcuna esitazione dal nuovo Primo Ministro in occasione della visita che gli ho reso come membro del neonato “Incontro Islamo-Cristiano attorno a Maria”.   Come questa festa comune può incidere nelle relazioni islamo-cristiane ? La nostra iniziativa segnerà a lungo le relazioni islamo-cristiane. Già questo incontro comune intorno a Maria è considerato un avvenimento particolarmente importante nella storia delle nostre due religioni. Una volta di più, la Santa Vergine elargirà il suo amore su tutta l’umanità. Il Libano dimostra ancora una volta di essere, più che un paese, un messaggio.