Mohammad Ali Amir-Moezzi (a cura di), Dizionario del Corano, Mondadori, Milano 2007
 

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:49:34

Non è un mistero che, tra i testi sacri, il Corano sia uno dei più difficili da accostare per un lettore occidentale: anche se una gran parte delle vicende menzionate nel Libro dell’islam trova paralleli più o meno stretti nella Bibbia, sconcerta la modalità allusiva con cui procede il discorso, il succedersi apparentemente senza ordine dei vari temi e la stessa divisione della materia secondo un criterio non temporale (le sure – i capitoli - più lunghe precedono quelle più brevi). Difficoltà diverse, ma non meno gravi, incontrano anche quei musulmani che intendano accostarsi al testo coranico senza la necessaria preparazione filologica. Da qui l’importanza per il lettore di una guida che lo aiuti a orientarsi tra le pagine del libro sacro. Questo lo scopo del Dizionario del Corano, che Mondadori pubblica a pochi mesi di distanza dall’uscita dell’originale francese. L’opera, frutto del lavoro di un nutrito gruppo di islamologi diretti da Mohammad Ali Amir-Moezzi, colma una lacuna del panorama editoriale italiano. A ben vedere, più che di un dizionario si dovrebbe parlare di un’enciclopedia. I lemmi, di fatto brevi saggi, gettano luce su molteplici aspetti del testo coranico. Se da un lato la lettura degli argomenti più caldi (come le voci guerra e pace, tolleranza e intolleranza, shari’a) testimonia l’alto livello scientifico dell’opera, lontana sia dall’apologia gratuita sia dalla condanna in blocco, meritano particolare attenzione le voci più insolite (api e miele, salmodia, sette letture, sangue, calamo, barzakh, vino e droghe solo per citarne alcune) che aprono interessanti squarci sul Corano, e sulle civiltà che da esso hanno tratto linfa vitale. Il dizionario è particolarmente attento alla tradizione popolare e mistica, che rischiano di essere messe in ombra dalla crescita attuale del fondamentalismo, ma che rimangono all’opera – talora sotterraneamente – nella vita e nei costumi di molte popolazioni musulmane. L’edizione italiana, curata da Ida Zilio-Grandi, è stata adattata al pubblico nella bibliografia e nella cronologia. Martino Diez