Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa internazionale

Ultimo aggiornamento: 11/10/2024 16:56:45

Mentre si attende di capire in cosa consisterà la risposta israeliana al lancio di missili iraniano del 1° ottobre (Yoav Gallant ha già detto che la rappresaglia sarà «letale, precisa, sorprendente»), il governo guidato da Benjamin Netanyahu ha cambiato i suoi obiettivi in Libano: non più creare una fascia di sicurezza per permettere il rientro dei cittadini israeliani nel nord del Paese, ma giungere alla completa eliminazione di Hezbollah, senza risparmiare le basi della missione UNIFIL. Si delinea un progetto politico dietro all’offensiva militare, sostenuto non troppo velatamente dagli Stati Uniti.

Tale cambio di strategia non si evince soltanto dall’aumento delle truppe israeliane impegnate nel Paese dei Cedri, che secondo il Financial Times hanno raggiunto le 20.000 unità, ma soprattutto dalle dichiarazioni di Netanyahu, il quale si è rivolto direttamente ai cittadini libanesi. Grazie all’azione israeliana, Hezbollah non è mai stato così debole e ora è il momento – ha detto Netanyahu – che i libanesi se ne liberino. «Ora potete riprendervi il vostro Paese e riportarlo scontinua a leggere

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