Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa internazionale

Ultimo aggiornamento: 23/08/2024 11:30:49

Per l’ennesima volta, i negoziati tra Israele e Hamas sono sul punto di fallire. La posta in gioco è però più alta che in passato. Non si tratta soltanto della possibilità di dare sollievo alla martoriata popolazione di Gaza, o di riportare a casa gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, bensì di scongiurare una guerra regionale di ampia scala. Per l’Economist, l’alternativa è tra il «cessate il fuoco e l’Armageddon». Più sobriamente, il Patriarca latino di Gerusalemme, il Cardinal Pizzaballa, ha detto al Meeting di Rimini che se non ci sarà un cessate il fuoco si andrà verso una «degenerazione» del conflitto. L’ultima tornata di trattative si è infatti svolta nel contesto creato dall’uccisione a Teheran, il 31 luglio scorso, del capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. 

L’Iran ha promesso vendetta contro Israele, ma ha scelto di rinunciare a una rappresaglia immediata per attendere l’esito dei negoziati. Col suo viaggio in Israele, il nono in Medio Oriente dall’inizio della guerra, il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva proprio l’obiettivo di impedire l’allargamento del conflitto, fungendo quasi da «scudo umano», come ha scritto Amos Harel su Haaretz. Ed è stato lo stesso Blinken ad affermare che siamo probabilmente di fronte allcontinua a leggere

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