Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa internazionale
Ultimo aggiornamento: 04/10/2024 17:31:36
Il tanto temuto, e a lungo preannunciato, allargamento generalizzato del conflitto in Medio Oriente si è materializzato nel corso dell’ultima settimana. Il 27 settembre Israele ha ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il 1° ottobre ha invaso il Sud del Libano per la quarta volta nella sua storia. La sera dello stesso giorno, messo sotto forte pressione dall’escalation israeliana, che in due mesi ha decapitato l’intera leadership di Hezbollah ed eliminato il capo politico di Hamas mentre questi si trovava a Teheran, l’Iran ha optato per una rappresaglia meno innocua di quella messa in atto nell’aprile scorso, quando la quasi totalità dei missili e dei droni lanciati contro lo Stato ebraico fu intercettata dalle difese di Tel Aviv o dei suoi alleati. Ora, mentre si attende la pressoché certa reazione israeliana, continuano i combattimenti nel Sud del Libano e i massicci bombardamenti nella zona meridionale di Beirut. Nella nebbia della guerra, un dato s’impone. A un anno dall’attacco di Hamas, Israele ha scelto di regolare i conti non soltanto con il movimento islamista palestinese, ma con l’intero Asse che lo sostiene, con l’obiettivo di disegnare un nuovo ordine mediorientale.