Il sapere come strumento di dialogo interreligioso è stato al centro della Conferenza internazionale che si è tenuta mercoledì 20 novembre presso la Abrahamic Family House di Abu Dhabi in occasione dei vent’anni della Fondazione Oasis. Le sfide dell’intelligenza artificiale nell’appuntamento di giovedì 21 novembre 2024

Ultimo aggiornamento: 22/11/2024 15:15:34

Compleanno speciale per i 20 anni della Fondazione Oasis ad Abu Dhabi. Mercoledì 20 novembre presso la Abrahamic Family House, per iniziativa della St Francis Church si è svolto il Congresso dal titolo La sapienza attraverso le tradizioni: un’eredità del passato, una garanzia per il futuro. L’incontro, organizzato oltre che dalla nostra Fondazione anche dall’Ufficio per il dialogo interreligioso ed ecumenico del Vicariato Apostolico dell’Arabia meridionale, ha avuto quattro protagonisti di spessore. Sono infatti intervenuti il Vescovo monsignor Paolo Martinelli, nominato due anni fa  da papa Francesco Vicario apostolico per l’Arabia meridionale, in qualche modo “padrone di casa”, la professoressa Sarah Stroumsa della Hebrew University di Gerusalemme, che ha insegnato lingua e letteratura araba nel dipartimento di pensiero ebraico, il professor Ahab Bdaiwi, specialista di pensiero islamico medievale, a lungo docente a Cambridge e ora insegnante di pensiero e storia islamica all’università olandese di Leiden, e il professor Martino Diez, direttore scientifico di Oasis e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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Il Vescovo Martinelli ha parlato della “Teologia sapienziale nel pensiero di Hans Urs von Balthasar”, sviluppando un approfondimento particolare del tema della conoscenza e del sapere, attraverso il pensiero del teologo svizzero. La professoressa Sarah Stroumsa ha trattato il tema: “Cercatori di saggezza: La ricerca comune di ebrei, cristiani e musulmani nel mondo islamico medievale”, raccontando il dialogo, non solo fra chierici e intellettuali, che si sviluppò nel Medio Evo. Ahab Bdaiwi ha introdotto nella discussione la tradizione islamica sciita, parlando sul tema: “Il saggio della Medina: Ja’far al-Sadiq sulla sapienza”. Il professore ha illustrato il pensiero sapienziale islamico attraverso la figura e le opere di Ja’far al-Sadiq, discendente del profeta dell’Islam e sesto Imam sciita. Infine, il professor Martino Diez ha trattato il tema: “La conoscenza come guarigione. Il Libro per cacciare la preoccupazione di Elia di Nisibi”. Vescovo siro-orientale dell'XI secolo, Elia divenne amico del visir locale, che gli chiese appunto un Libro per cacciare la preoccupazione.

 

La conoscenza e la sapienza, attraverso particolari approfondimenti dei diversi e importanti contributi, hanno finito per convergere in una riflessione, aiutata anche dalle domande del numeroso pubblico presente, sul dialogo interreligioso non solo del passato medievale ma anche del tempo presente. Come ha detto monsignor Martinelli, alla fine del suo intervento, “La sapienza di Dio si manifesta in definitiva nel dono gratuito all'altro, poiché l'altro alla luce della sapienza divina è sempre amabile”. O come ha ricordato la professoressa Sarah Stroumsa: “Studiare la saggezza del passato è la promessa per un futuro illuminato”.

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Giovedì 21 novembre si è svolto un secondo incontro organizzato dalla Saint Francis Church presso la Abrahamic Family House di Abu Dhabi. Quasi a completamento del dibattito del giorno prima, la professoressa Simona Beretta, docente di Economia all’Università Cattolica di Milano e Michele Brignone, direttore delle ricerche della Fondazione Oasis, hanno discusso del tema de “La sapienza nell’era dell’Intelligenza artificiale”. Argomento di grande attualità, che non può essere dimenticato quando si affronti il sapere e la conoscenza nel nostro tempo. Prendendo le mosse dal significato dei due termini, la docente milanese ha sottolineato il valore dell’intelligenza umana come “intus legere”, qualcosa che va oltre l’accumulazione dei dati e la loro mera combinazione statistica. “L’uomo stesso”, ha sottolineato la professoressa Beretta, “non è riducibile solo al suo cervello”, mentre la sapienza “delle macchine” rischia di abolire quella relazione interumana che porta alla vera conoscenza.

La prof.ssa Simona Beretta e il nostro Direttore delle ricerche Michele Brignone
La moschea Imam Al-Tayeb nel complesso della Abrahamic Family House ad Abu Dhabi [foto Oasis]

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