Per il Corano Gesù è un inviato e un ammonitore. Cosa significa? Nel secondo episodio di Reasons for Our Hope / Le ragioni della nostra speranza approfondiamo l’interpretazione islamica della storia, le leggi che la governano e il ruolo di Gesù in essa
Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 10:04:32
Nella sua opera autobiografica “La salvezza dalla Perdizione” il grande studioso musulmano al-Ghazali scrive:
Ho visto che i figli dei cristiani crescono sempre da cristiani, i figli degli ebrei da ebrei e i figli dei musulmani secondo la religione dell'islam.
È vero: gli esseri umani sono influenzati dal loro ambiente. Tendono a vedere le cose secondo l'educazione ricevuta. Ghazali suggerisce che le persone religiose di solito non fanno lo sforzo di vedere le cose dal punto di vista degli altri.
Siamo d'accordo,ma siamo anche convinti che, facendo quello sforzo, normalmente motivato dall'incontro con credenti di altre religioni, i cristiani possono arrivare a vedere la coerenza interna dell’Islam e i musulmani la coerenza interna del Cristianesimo.
Islam e Cristianesimo sono universi paralleli di senso, ognuno governato dalle proprie leggi.
Un cristiano che voglia capire l'Islam deve per prima cosa cogliere l’importanza dei profeti nel Corano. Una delle parole preferite dal Corano per rivelazione divina, o scrittura, è “monito”.
La sura (capitolo) 15 fa dire a Dio:
In verità Noi abbiamo rivelato l’Ammonimento, e Noi ne siamo custodi.
Gli uomini, secondo il Corano, hanno stretto un patto primordiale con Dio impegnandosi ad adorarlo. Tuttavia, tendono a peccare, a dimenticare ed essere ingrati. Ecco perché Dio, nella sua misericordia e cura per l’umanità, manda i profeti: vengono a ricordare agli uomini l’obbligo di adorare Dio e sottomettersi a Lui.
Come Mosè prima di lui e Muhammad dopo di lui, Gesù nel Corano viene a portare una scrittura che ricorda agli uomini di essere sottomessi a Dio o, in arabo, “musulmani”.
Anche se i profeti sono molti, il loro messaggio è sostanzialmente uno: adorare Dio solo nella Sua trascendenza.
Tutti, compreso Gesù, ricordano ai loro popoli questa stessa verità fondamentale. Non c’è progresso nel messaggio religioso di fondo.
Teologicamente, quello che è insegnato all’alba della creazione è ripetuto in Abramo e di nuovo in Muhammad.
Storicamente, la predicazione di Muhammad è ritenuta identica alla religione di Abramo ed entrambe rifletterebbero la struttura umana fondamentale.
Posta questa visione di fondo, la dottrina cristiana di Gesù come Emmanuele, che significa “Dio-con-noi” in ebraico, è inconcepibile per il Corano. Contraddirebbe l’identità stessa di un profeta, la sua missione.
Se però ci spostiamo in un altro universo di senso, nel mondo della Bibbia, l’immagine che emerge è differente.
In principio Dio crea l'uomo e la donna a Sua immagine. Gli uomini sono il coronamento dell’atto gratuito della creazione. Il grande dono che Dio dà agli uomini è la libertà e quando questi la usano per allontanarsi, Dio non si arrende.
Continua a prendersi cura dell’umanità e lascia persino intravedere la possibilità della salvezza
La Bibbia è la storia di Dio che va in cerca dell’umanità e l’ultimo passo in questa ricerca è l’Emmanuele: Dio-con-noi.
Nel prossimo video vedremo come si dipana questa storia.
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