Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:39:29
Il 9 giugno 2013 l’
Istituto Domenicano di Studi Orientali del Cairo ha celebrato 60 anni. Presso la sede dell’Istituto, ospiti d’onore sono stati
Papa Tawadros II, Patriarca d’Alessandria dei copti ortodossi e
Ahmad el-Tayyeb, Gran Imam di al-Azhar. Molto noto nel mondo della ricerca, attraverso questa celebrazione l’IDEO ha desiderato valorizzare la sua missione in un contesto politico e culturale in cui l’Islam fa paura e i Paesi a maggioranza musulmana come l’Egitto faticano a trovare la strada verso la democrazia.
Fin dai suoi albori nel XIII secolo, l’Ordine domenicano ha sentito il desiderio di incontrare il mondo musulmano e conoscerne la cultura. Furono fondate alcune comunità a Tunisi, Costantinopoli e Bagdad. L’Istituto domenicano di Studi orientali fu
fondato al Cairo nel 1953 dall’Ordine domenicano su richiesta della Santa Sede per aprire uno spazio di dialogo, senza intenti di proselitismo, per favorire una conoscenza reciproca migliore tra cristiani e musulmani. Ubicato al Cairo, grande metropoli del mondo arabo, l’IDEO si trova in un quartiere vicino ad al-Azhar, la prestigiosa università con la quale l’Istituto intrattiene rapporti cordiali.
Il suo fondatore,
padre Georges Anawati, e i suoi primi collaboratori,
Jacques Jomier e
Serge de Beaurecueil, hanno ben presto fatto acquisire grande notorietà all’IDEO grazie alle loro competenze in diversi ambiti della cultura musulmana e al loro senso dell’amicizia. I dodici padri domenicani che oggi animano l’Istituto desiderano perseguire il loro compito animati dal medesimo spirito: la conoscenza rispettosa dell’altro e la qualità del rapporto umano.
Oltre a questo gruppo di ricercatori l’IDEO compie la sua missione per mezzo di una biblioteca di 155.000 volumi, parte dei quali in lingua araba, e una ricca collezione di riviste scientifiche, tutto gratuitamente a disposizione dei lettori delle università sia egiziane sia straniere.
Negli ultimi anni sono stati compiuti sforzi volti a informatizzare il catalogo della biblioteca, mettendo a punto un software specializzato, alKindi, che tiene conto delle specificità della cultura araba. Questo catalogo, accessibile online, è molto apprezzato dai ricercatori.
Nel 2013 l’IDEO ha intrapreso un programma di ricerca in collaborazione con l’Unione Europea volto a contestualizzare 200 autori del patrimonio musulmano classico per aiutare gli studenti ricercatori a farne una lettura più sfumata.
Dal 1954 l’IDEO pubblica anche una rivista specializzata,
Mélanges de l’Institut dominicain d’études orientales (MIDEO) in cui sono presentati i lavori dei membri dell’Istituto e dei collaboratori più stretti.
Accanto alla biblioteca, l’IDEO ha fondato una
Maison des chercheurs che consente a studenti o professori stranieri di beneficiare di un accesso privilegiato alla biblioteca in un contesto di calma e serenità difficile da trovarsi al Cairo.