Andrea Pacini (editor), Chiesa e Islam in Italia. Esperienze e prospettive di dialogo, Paoline, 2008

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:11:51

Forse neppure il curatore del volume avrebbe immaginato quanto profetico si sarebbe rivelato l’accostamento in copertina tra un bianco minareto e i pinnacoli del Duomo di Milano. Pochi mesi dopo l’uscita del volume, la discutibile manifestazione-preghiera in Piazza Duomo ha infatti ulteriormente catalizzato l’attenzione dei media sulla presenza musulmana in Italia, dimostrando, ove ve ne fosse ancora bisogno, l’attualità dell’argomento.   Nella numerosa pubblicistica che ha visto la luce recentemente, il libro spicca per due caratteristiche: in primo luogo gli autori sono impegnati da molti anni e sul campo nel rapporto con i fedeli musulmani. In secondo luogo l’interesse è rivolto in modo specifico alle relazioni tra Chiesa cattolica e Islam.   Coerentemente con questa impostazione, in una prima sezione, Islam e società, vengono offerte le principali coordinate sociologiche della presenza islamica in Italia. Andrea Pacini traccia un quadro sintetico, ma estremamente chiaro, delle dinamiche evolutive interne alla popolazione di fede musulmana, con particolare attenzione alle giovani generazioni, mentre Silvio Ferrari e Chantal Saint-Blancat esaminano i rapporti con le autorità costituite e la società locale. Particolarmente ricca di dati e di sorprese è l’analisi di Silvia Scaranari Introvigne sulla comunità islamica torinese: se è vero che la maggior parte delle moschee nel capoluogo piemontese è riconducibile all’Islam tradizionalista o politico, solo il 5% dei fedeli, a detta degli stessi imam, frequenta la moschea il venerdì, dato che sale al 12% per il mese di Ramadan.   Nella seconda parte l’attenzione si sposta alla Chiesa cattolica: dopo un’esposizione della natura, del metodo e dei fini del dialogo interreligioso affidata a Miguel Ayuso, direttore del Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamistica, Giuliano Zatti, responsabile del servizio diocesano per le relazioni cristiano-islamiche della diocesi di Padova, presenta con grande precisione documenti e iniziative della Chiesa italiana relativamente alla presenza musulmana. Il rapporto tra i musulmani e gli spazi ecclesiali è sviluppato con molte osservazioni concrete da Augusto Tino Negri, direttore del Centro Peirone di Torino. Barbara Ghiringhelli offre dati preziosi sui matrimoni misti nella Diocesi di Milano, attingendo alla sua esperienza nel Consultorio per le Famiglie interetniche all’interno del Centro Ambrosiano di Documentazione per le Religioni.   Dai rapporti con i singoli fedeli musulmani, la prospettiva si allarga infine all’arduo tentativo di una comprensione del fenomeno Islam in un’ottica cristiana. S.E. Mons. Crociata, attuale segretario della CEI e in passato autore di parecchi contributi sulla teologia delle religioni all’interno della Facoltà Teologica di Sicilia, illustra alcune ipotesi per un discernimento cristiano dell’Islam.   Attraverso le pagine del libro si disegna una realtà musulmana piuttosto variegata e nel contempo si documenta l’esperienza maturata dalla Chiesa italiana nel tentativo di rispondere, sia sul piano caritativo e delle opere sia su quello culturale, alle sollecitazioni che la nuova presenza religiosa pone.  

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