Cristiani in Pakistan. Nelle prove la speranza. Intervista a Shahbaz Bhatti, Marcianum Press, Venezia 2008
Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:44:46
Il libro contiene una testimonianza raccolta da mons. Dino Pistolato, allora direttore della Caritas veneziana e oggi vicario episcopale e moderatore della curia di Venezia, durante il suo viaggio nel nord del Pakistan qualche mese dopo il terremoto che nell'ottobre del 2005 sconvolse la regione, provocando la morte di centomila persone e distruggendo molti edifici.
In quell'occasione, dovendo approntare un progetto di solidarietà del Patriarcato di Venezia con la diocesi di Islamabad, egli incontrò e conobbe Shahbaz Bhatti, un cristiano comune dedito all'opera di soccorso dei superstiti. Questo giovane pakistano - già consigliere di Benazir Bhutto fino all'attentato assassino del dicembre 2007 - è stato presidente e fondatore dell'APMA (All Pakistan Minorities Alliance). Si tratta di un movimento rappresentativo delle comunità emarginate e delle minoranze religiose del Pakistan, che opera su vari fronti in sostegno dei bisognosi, dei poveri, dei perseguitati.
Nel testo (riportato in inglese con il testo italiano a fronte) egli si racconta in modo semplice e diretto, segnalando al lettore la vicenda del suo popolo e del suo paese, il Pakistan, nel quale i cristiani sono una piccola minoranza che vive una condizione dura da affrontare e sottoposta a rischi di persecuzione, specialmente nella regione settentrionale dove si annidano organizzazioni terroristiche.
Attraverso una conversazione scorrevole e piana si dispiega lo sguardo di fede sulla realtà: nulla viene edulcorato o, al contrario, inasprito da schemi ideologici; in tutto, anche nelle situazioni più drammatiche, si intravvede piuttosto la possibilità di "costruire" comunione, giustizia e pace attorno a sé e insieme ad ogni uomo.
Shahbaz Bhatti, nato in una famiglia cattolica, non teme di manifestare la sua appartenenza a Gesù Cristo, che anima la sua azione e la rafforza nelle prove: fede di chi si inginocchia alla presenza di Dio per stare in piedi davanti agli uomini, speranza che si tira su le maniche - non certo evasione dalla propria responsabilità sociale, semplice e sorprendente forza della carità cristiana, capace di concreta universalità. Del motivo del suo impegno egli dice semplicemente:
«Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo»
Nel leggere questo breve ma intenso testo, ove si narrano vicende che avvengono in una periferia del mondo, viene in mente un celebre passo dell'insegnamento di papa Benedetto XVI: davvero possiamo scoprire ancora che "in realtà nella Chiesa non c'è periferia, perché dove c'è Cristo, lì c'è tutto il centro" e ricevere uno stimolo forte a tendere ad una più profonda educazione al pensiero di Cristo: "perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Tim 3,17).
*Ministro per le minoranze dal 2008, Shahbaz Bhatti è stato assassinato il 2 marzo del 2011 da un gruppo di uomini armati, dopo le ripetute minaccie a causa della sua difesa dei cristiani pakistani.
Cristiani in Pakistan. Nelle prove la speranza