Pubblichiamo il messaggio di saluto dell'Arcivescovo Angelo Scola ai fedeli musulmani per la fine del Ramadan
Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 08:54:47
Vi invio questo mio saluto nel giorno in cui chiudete, con una grande festa, il mese sacro di Ramadan. Troverete allegato il Messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, che ricorda come questo sia il cinquantesimo che la Chiesa cattolica vi manda per questa occasione. Si è creata una bella tradizione di dialogo che intendo sostenere e incoraggiare, trasmettendovi i miei più fervidi auguri, ma soprattutto invitando i fedeli cristiani ad aumentare le occasioni di incontro e le iniziative in comune, avendo come obiettivo la pace e la cura del mondo, la nostra casa comune, come ci ricorda Papa Francesco.
C’è un passo del Corano che ha risvegliato in me echi molto forti, legati alla mia tradizione cristiana: «Gareggiate nelle opere buone» (Sura 5,48). Nelle nostre Sante Scritture l’apostolo Paolo ha un’affermazione simile: «Gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10). E subito dopo incalza aggiungendo: «Non siate pigri nello zelo». Siamo invitati dalle nostre fedi a cercare gli uni negli altri il bene che Dio semina e a farlo fruttificare. Per poter eseguire questo compito servono concentrazione, contemplazione (capacità di sguardo), solidarietà. Tutte attitudini che si conquistano con una preghiera intensa e una vita disciplinata.
Il mese di Ramadan vi sta donando questi frutti. Abbiamo bisogno di comunicare la loro bellezza nel mondo in cui viviamo, per poter compensare e guarire le conseguenze del peccato degli uomini: violenze, guerre, carestie, migrazioni, inquinamento, tristezza, perdita della speranza e, soprattutto, del rapporto con Dio. Risponderemo così alla sete di vita, felicità, verità e bene che, soprattutto i giovani, mostrano di avere. Vorrei che gli incontri e i dialoghi avviati tra le nostre parrocchie ed associazioni e i vostri centri culturali e di preghiera avessero questo esito.
Proseguiamo ciascuno il proprio cammino di fede, approfondendo quella relazione con Dio che porta come dono la pace a ciascuno e a tutta la famiglia umana.
Con questo pensiero augurale desidero, anche quest'anno, raggiungere tutte le vostre comunità, a nome di tutti i fedeli cattolici della Diocesi ambrosiana.
In un atteggiamento di preghiera e di stima, vi saluto