Dalla salafiyya di ‘Abduh discende non solo il modernismo islamico, ma anche il salafismo

Questo articolo è pubblicato in Oasis 19. Leggi il sommario

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:59:57

Questo articolo è l'introduzione a «Iddio è Colui che la sua meta sempre raggiunge»

«L’Islam è cominciato da straniero – recita un suggestivo detto di Muhammad – e da straniero finirà. Beati gli stranieri!» «E chi sono gli stranieri?» «Quelli che riformano quanto la gente ha corrotto». Riforma (islâh) è un termine caro ai musulmani, che al volgere di ogni secolo attendono la manifestazione di un rinnovatore, chiamato a riportare la fede alla sua purezza originaria.

Ma particolarmente centrale diventa il tema in epoca contemporanea. Dall’inevitabile confronto con la modernità occidentale nasce infatti un movimento composito, principalmente arabo ma con importanti ramificazioni in India. Tra i suoi esponenti spicca, per giudizio unanime, l’egiziano Muhammad ‘Abduh (1849-1905), uomo di religione attratto in gioventù dal sufismo, ma convertitosi alla causa del rinnovamento dopo l’incontro con al-Afghani, altro grande padre del riformismo islamico. Esiliato a Beirut e quindi a Parigi, fonda sempre con al-Afghani un’influente rivista. Tornato in Egitto, è editorialista per al-Ahram, giudice, direttore della gazzetta ufficiale, membro del consiglio di al-Azhar e infine mufti, la più alta carica religiosa, dal 1899 alla morte.

L’Epistola sull’unicità divina, pubblicata nel 1897, raccoglie il contenuto dei corsi che ‘Abduh aveva tenuto a Beirut durante il suo esilio e rappresenta la principale opera di teologia speculativa prodotta dal riformismo islamico, per il resto più interessato a questioni politiche e sociali. Stupirà probabilmente nel primo brano il ritratto spietato (e a volte francamente eccessivo) della società islamica dell’epoca. Nell’incalzare sempre più concitato delle domande, ‘Abduh arriva a sostenere che i musulmani del suo tempo, con le loro vite, rappresentano una prova a sfavore della bontà della loro religione.

Ma l’Islam non può essere smentito dalla storia. Ne consegue che i musulmani devono aver abbandonato il retto cammino, mentre altri popoli – gli europei – beneficiavano delle loro scoperte, in particolare in ambito scientifico. Il medico si è ammalato – dichiara ‘Abduh – ma non vuole prendere quella medicina che pure avrebbe sottomano. L’argomento storico che nel primo brano è solo accennato viene più ampiamente sviluppato nel secondo, che nell’originale peraltro lo precede. ‘Abduh, iniziato come al-Afghani alla massoneria, sottoscrive in pieno la lettura ottocentesca per la quale il progresso umano coincide con il progressivo affrancamento della ragione dal controllo della religione e del clero, salvo un decisivo aggiustamento: il risveglio della scienza in un’Europa in preda al torpore sarebbe stato reso possibile proprio dall’Islam.

Riforma significa dunque per ‘Abduh il ritorno all’Islam dei “pii antenati” (salaf, da cui il nome di salafiyya dato al suo movimento), prima del travisamento operato dalle generazioni successive. Ma se il sostanziale disinteresse per la storia permette ad ‘Abduh d’identificare questo Islam primitivo con una sorta di deismo razionalista, alcuni suoi discepoli si batteranno per recuperare fin nei dettagli il concreto modo di vita dei “pii antenati”. Così dalla salafiyya di ‘Abduh discende non solo il modernismo islamico, ma anche il salafismo. Tutta la ricchezza, ma anche l’ambiguità, del riformismo contemporaneo sono già contenuti in queste fondamentali pagine.

Le opinioni espresse in questo articolo sono responsabilità degli autori e non riflettono necessariamente la posizione della Fondazione Internazionale Oasis
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per citare questo articolo

 

Riferimento al formato cartaceo:

Martino Diez, All’origine dell’ambiguità del riformismo, «Oasis», anno X, n. 19, giugno 2014, pp. 71.

 

Riferimento al formato digitale:

Martino Diez, All’origine dell’ambiguità del riformismo, «Oasis» [online], pubblicato il 1 giugno 2014, URL: https://www.oasiscenter.eu/it/muhammad-abduh-modernismo-e-salafismo-origini.

Tags