L’augurio musicale di Oasis sulle note del capostipite del folclore libanese moderno
Ultimo aggiornamento: 18/03/2024 12:46:15
Cent’anni fa, un anno dopo la proclamazione dello Stato del Grande Libano, veniva al mondo un artista profondamente libanese e profondamente internazionale: la “voce eterna del Libano”, la “voce d’oro”, o ancor meglio la voce “pura” come recita il suo nome.
Wadī‘ al-Sāfī nasce a Niha (nella regione montagnosa dello Shouf) in una modesta quanto numerosa famiglia. A soli 4 anni, ispirato dai nonni, canta e suona la derbaké ai matrimoni; a 13 anni impara l’oud e i canti tradizionali bizantini e siriaci a Beirut, dove si iscrive al conservatorio. A 17 si esibisce con una giovane ragazzina di 15 anni, una certa Sabah, e vince un concorso musicale che lo porterà in radio e lo consacrerà come giovane talento panarabo.
Una carriera internazionale (negli anni ’50 lo troviamo in Brasile a cantare per la numerosa diaspora libanese pezzi celebri come Lubnān, yā qit‘a samā’, “Libano, o pezzo di cielo”) di 75 anni e più di 3000 canzoni ne farà il “capostipite del folclore libanese moderno”, nonché il maestro del mawwāl e del tarab, in cui si cimentava con grande divertimento suo e del pubblico. Qui lo si vede con Sabah Fakhri, Farid al-Atrash, Nizar Qabbani, Mohammad Abdul Wahab e qui lo si sente con Fayrouz. Pare che Pavarotti abbia detto di lui: «quest’uomo non canta da solo: è come se qualcuno cantasse con lui».
Ed è con la sua voce pura e con questa canzone semplice che vi auguriamo un buon Natale e, per l’ultima volta, buon tarab!
Scorri verso il basso per leggere il testo tradotto in italiano e l'originale arabo.
Qui tutte le precedenti puntate della nostra rubrica musicale.
Tuoni e pioggia
Tuoni e pioggia,
fulmini, neve e vento.
Sulla paglia giace un bambinello
che porta tanti doni
e tra le mani le chiavi del Cielo
Alleluia
Nessuna corona è degna della più bella delle fronti
Il Figlio del Cielo è nudo
nella grotta dei pastori.
Piume di struzzo e vestiti di seta si piegano al suo cospetto.
Sei venuto al mondo con un messaggio di Luce
sul cuore della Fede.
Lampada per l’umanità
Porti nuova vita
E tempi nuovi
La porta del paradiso è aperta
Un giglio dai petali splendenti
Un alito celeste
Un inno d’amore
Il tuo nome non se ne andrà, resterà nei cuori[1]
Tuoni e pioggia,
fulmini, neve e vento.
Sulla paglia giace un bambinello
che porta tanti doni
e tra le mani le chiavi del Cielo
Alleluia
رعد وشتي
رعد وشتي
برق وتلج ورياح
عالقش طفل صغير
جايب هدايا كتير
حامل بإيده للسما مفتاح
هللوه
يا خجلة التيجان
من جبين أحلى جبين
ابن السما عريان
بمغارة الرعيان
ريش النعام
وهالحرير يميل
طليت عالمعمور
حامل رسالة نور
عن جوهر الإيمان
قنديل للإنسان
تعمّر دني ودهور تمحي دهور
باب السما مفتوح
زنبق كمامه تلوح
باب السما مفتوح
زنبق كمامه تلوح
نفحة سماوية
للحب غنّية
نفحة سماوية
للحب غنّية
واسمَك من البال ما بيروح
ما بيروح
اسمَك من البال ما بيروح
رعد وشتي
برق وتلج ورياح
عالقش طفل صغير
جايب هدايا كتير
حامل بإيده للسما مفتاح
هللوه
Le opinioni espresse in questo articolo sono responsabilità degli autori e non riflettono necessariamente la posizione della Fondazione Internazionale Oasis
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