Leggi il sommario del numero 31 di Oasis, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato
Ultimo aggiornamento: 19/06/2024 10:37:05
EDITORIALE
I termini mancanti dell'equazione, Michele Brignone
TEMI
Luci e ombre dell’eccezione tunisina, Khadija Mohsen-Finan
Oltre ad aver inaugurato il fermento rivoluzionario del 2010-2011, la Tunisia è l'unico caso di transizione istituzionale riuscita nel contesto della Primavera araba. Tuttavia, il Paese si trova oggi in un'emergenza economica e sociale a cui la nuova classe politica sembra incapace di rispondere.
Iraq: lo Stato contro la società, Pierre-Jean Luizard
Fin dalla sua nascita, lo Stato iracheno si è fondato sulla monopolizzazione del potere da parte di una delle sue componenti confessionali. Oggi il sistema politico è ostaggio, oltre che dei suoi limiti strutturali, dello scontro tra i due Paesi, l'Iran e gli Stati Uniti, che ne hanno patrocinato la creazione.
L’idra e il suo popolo. Le contraddizioni del sistema politico algerino, Thomas Serres
Nonostante una retorica incentrata sull'indipendenza nazionale e sulla sovranità popolare, lo Stato algerino è caratterizzato da un funzionamento autoreferenziale. Il movimento di protesta cominciato nel 2019 ha contribuito a evidenziarne i limiti.
Maschio, giovane, istruito. Profilo del manifestante arabo, Eugenio Dacrema
Dopo le rivolte del 2010-2011, gli episodi di protesta sono diventati una costante in diversi Paesi arabi. Quali sono i fattori demografici che determinano la partecipazione alle manifestazioni? L'analisi quantitativa dei dati raccolti dall'Arab Barometer individua principalmente tre indicatori: il genere, l'età e l'istruzione.
Demografia, famiglia e politica: i tre tempi della transizione araba, Youssef Courbage
Le rivolte del 2011 sono state anticipate da una profonda trasformazione delle società arabe. In particolare, la diminuzione del tasso di fecondità e l'aumento del tasso di alfabetizzazione hanno indotto dei mutamenti che hanno finito per riverberarsi anche a livello politico. Ma potrebbe essere in corso un'inversione di tendenza.
Se il petrolio alimenta il fuoco della guerra, Giacomo Luciani
Nel Medio Oriente allargato è in corso uno scontro tra fazioni complicato dalla grande disponibilità di idrocarburi. Infatti, mentre a livello interno la rendita petrolifera ha un effetto stabilizzatore, non altrettanto avviene sul piano regionale.
Tra euforia digitale e cyber-autoritarismo. Le due facce della tecnologia, Sahar Khamis
I social media hanno avuto un ruolo determinante nelle rivoluzioni del 2011, permettendo di aggirare la censura e attivando nuove forme di mobilitazione. Ma in breve tempo i regimi hanno imparato a reprimere il dissenso utilizzando le stesse armi che lo avevano reso possibile.
Pensare l’Islam dopo Piazza Tahrir, Michele Brignone
Inizialmente estranee alle manifestazioni di piazza, istituzioni e organizzazioni islamiche hanno accompagnato da vicino la fase post-Primavera araba. I mutamenti intervenuti sul piano politico hanno inciso anche sul discorso religioso, che però non ha risposto alle istanze emerse durante le rivolte.
Le rivoluzioni nel prisma della letteratura, Elisabetta Bartuli
Un'analisi anche solo quantitativa della produzione letteraria araba negli anni che hanno preceduto le proteste del 2011 avrebbe mostrato l'ebollizione in corso nelle società del Nord Africa e del Medio Oriente. Oggi prevale l'idea di un futuro angosciante e disumano, ma non tutti si danno per vinti.
CLASSICI
Come fallisce una rivoluzione, Martino Diez
Anatomia di una disfatta, Sādiq al-‘Azm
Nella sua celebre Autocritica dopo la sconfitta, il filosofo siriano Sādiq al-‘Azm traccia una diagnosi impietosa dei mali che hanno decretato il fallimento dei regimi arabi progressisti, condannando i popoli del Nord Africa e del Medio Oriente a una crisi profonda e ancora irrisolta.
REPORTAGE
Libano: se questi taceranno, grideranno le pietre, Riccardo Paredi
Una giungla di segni, dipinti sui muri di Beirut, ddà voce alle rivendicazioni di una popolazione stremata da trent'anni di malgoverno. Nell'ottobre del 2019 i graffiti erano rabbiosi e speranzosi come la gente scesa in piazza. Un anno più tardi, raccontano un Paese drammaticamente impoverito.
RECENSIONI
L’alleanza che soffoca il mondo musulmano, Michele Brignone
Le radici storiche della crisi della civiltà islamica.
Gli effetti collaterali della manna petrolifera, Claudio Fontana
Petrodollari: opportunità e rischi per le monarchie del Golfo.
Quando lo Stato forte non è uno Stato giusto, Claudia Annovi
I regimi arabi contemporanei e l'incapacità di costruire una nazione.
Il teologo che non ti aspetti, Martino Diez
Intemperanze e contraddizioni di Ibn Taymiyya e del suo pensiero.
Rivista semestrale della Fondazione Internazionale Oasis
Anno XVI, Numero 31, dicembre 2020
Direttore Responsabile
Michele Brignone
Direttore scientifico
Martino Diez
Caporedattore
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Redazione
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Camille Eid
Rafic Greiche
Impaginazione
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Traduzioni dall’inglese e dal francese a cura della Redazione
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Registrazione
Tribunale di Venezia n.1498 del 10/12/2004
Questo numero di Oasis è stato realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo
nell’ambito del progetto: Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato