Informazioni e approfondimenti sulle società musulmane e sull’incontro tra mondo islamico e Occidente
Ti offriamo approfondimenti di qualità sulle società musulmane e sull’incontro tra mondo islamico e Occidente.
Mentre molti Paesi del Medio Oriente fanno i conti con la fragilità delle loro istituzioni, il ritiro dall’Afghanistan ha messo in luce un profondo movimento di civiltà: gli Stati Uniti dispongono ancora di un’indiscutibile superiorità militare, ma la pretesa universalità dei valori occidentali è sempre più contestata. E gli europei non sempre sono consapevoli del ruolo che possono ancora svolgere.
Per offrire un sostegno a chi si trova nella tribolazione, il giudice e letterato di Basra al-Tanūkhī raccoglie una serie di racconti affollati dai personaggi più disparati. Le loro storie a lieto fine portano tutte lo stesso messaggio: Dio non abbandona i servi che confidano in Lui.
Introduzione a “Il sollievo dopo la distretta” di Al-Muhassin Ibn ‘Alī al-Tanūkhī
Negli ultimi anni, in diverse università libanesi sono cresciuti i club “laici” o “indipendenti”, che contestano il sistema confessionale vigente anche negli atenei. Un fenomeno che è stato interpretato come il segno precursore di un’evoluzione generale del panorama politico del Paese.
Nel 2011 sembravano i principali beneficiari delle Rivoluzioni. Dieci anni dopo, movimenti e partiti islamisti si confrontano con il proprio fallimento. Decenni di mobilitazione mostrano che il discorso religioso può funzionare come fattore di contestazione, non per la costruzione di un sistema istituzionale alternativo.
Le società della penisola araba e quelle del Corno d’Africa hanno profondi legami storici. Negli ultimi anni, tuttavia, si è allargato il divario economico tra le due regioni e gli stili di vita adottati negli Stati del Golfo hanno avuto un impatto devastante sugli equilibri dell’altra sponda del Mar Rosso.
Se sul piano sanitario le monarchie del Consiglio di Cooperazione del Golfo sono riuscite a limitare i danni causati dal Coronavirus, le loro economie sono state colpite in profondità dalla crisi pandemica.
La pandemia di COVID-19 ha permesso a Pechino di accrescere la propria influenza in Medio Oriente e in Nord Africa. È un processo destinato a durare, in un momento in cui gli Stati Uniti danno segnali di voler ridurre la propria presenza nell’area e i Paesi della regione mostrano una certa insofferenza verso le politiche di Washington.
Tra il 2014 e il 2017, con lo pseudonimo Mosul Eye, lo storico iracheno Omar Mohammed ha documentato le atrocità commesse dall’ISIS. Nel 2021, ha accolto la visita del Papa come un segno di rinascita. Ora coordina un gruppo di giovani attivisti che lavorano alla ricostruzione urbana, civile e culturale della città irachena.
L’editoriale del numero 32 di Oasis
Non basta riferirsi al terzo termine del motto repubblicano francese per fondare un’autentica fraternità. Occorre invece promuovere la relazione tra creature che fanno riferimento a una comune matrice trascendente, senza che le loro differenze religiose e culturali siano annullate in nome di una generica umanità.
Crisi ecologica, transizione energetica, cambiamento politico: le sfide del Medio Oriente. Il sommario del numero 32 di Oasis, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato
Dopo decenni di guerre e instabilità, il Medio Oriente è chiamato a costruire il proprio futuro su tre pilastri: la fede in Dio, la dignità dell’essere umano e la capacità di vivere in pace con la natura. Le comunità religiose possono e devono avere un ruolo centrale in questo processo, purché riconoscano che nessuno detiene il monopolio delle verità.
Le pandemie non sono soltanto emergenze di salute pubblica, ma anche grandi eventi socio-politici. Lo dimostra il caso dell’Egitto, dove la risposta alla diffusione del COVID-19 è stata determinata in gran parte dai preesistenti rapporti tra società e Stato e dai vincoli imposti dalle grandi istituzioni finanziarie internazionali.
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